Guardo i miei genitori e li vedo infelici riuscendo solo a pensare: "Dio, fa che non diventi come loro."
Piango parecchio. Inorridisco sentendomi pronunciare il mantra di ogni adolescente incompreso: "Tu non capisci". Mi risuonano nelle orecchie quelle parole: "Sicuramente saresti più adulta.", perché in effetti io un'adolescente non lo posso più essere, posso rinunciare alla maturità solo in cambio della gioia.
Sono sicura che questo rigurgito di crisi adolescenziale sia solo il frutto della mia latente e male espressa superficialità, ho fiducia che come è arrivato sparirà e nel frattempo abbraccio Jenny Humphrey e Effy Stonem, regine indiscusse dell'autocommiserazione, come mie muse.
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