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I'm not depressed. I'm tired.


Il primo giorno dell'anno ho pianto, più per un fatto di coerenza e per mettere ben in chiaro che rispetto all'anno passato nulla sarebbe cambiato. Mi sento regredita all'adolescenza, ho persino discusso con mio padre, più che altro è stato uno scambio di ringhi e di sguardi rabbiosi, però poi ho capito che era dispiaciuto non perché mi abbia chiesto scusa, non è tanto bravo ad esprimere i sentimenti, ma perché mi ha dato una fetta di pizza in più. Ora siamo due adulti e non ci teniamo più il muso per giorni. Mi sono anche accorta che ci sono cose dell'adolescenza che non sono cambiate, come le chiacchierate in macchina lunghe ore, finché non si appannano i finestrini. Ecco, queste vorrei salvarle il più a lungo possibile.
Ho voglia di andare all'IKEA e mi sembra un desiderio triste, come tutte le volte che si desiderano "cose", il proposito più importante per questo 2015 è  che il cuore ambisca a vivere esperienze più che a possedere "cose".
Non ho ancora comprato la Moleskine nuova ma domenica faceva così caldo che si poteva passeggiare sulla riva del lago senza giacca quindi non ho voluto pensarci.

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